Newsletter, commercializzazione diretta e base giuridica - I nuovi confini tracciati dalla Corte di Giustizia UE

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Adriano D'Ottavio

Counsel
Italia

Sono un avvocato con una forte passione per le nuove tecnologie. Il mio obiettivo è fornire soluzioni pratiche a problemi complessi.

Una newsletter informativa può configurarsi come marketing diretto? Quando un servizio freemium costituisce “vendita” ai fini della Direttiva ePrivacy? Quale base giuridica si applica all'invio di newsletter?

Questi sono i principali interrogativi a cui la sentenza del 13 novembre 2025 (Causa C-654/23) della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (“CGUE” o “Corte”) fornisce una risposta, andando a chiarire l'interpretazione dell'articolo 13 della Direttiva 2002/58/CE (“Direttiva ePrivacy”) e il suo rapporto con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (“GDPR” o “Regolamento”).
La pronuncia riguarda specificamente l'interpretazione delle disposizioni in materia di comunicazioni indesiderate e il concetto di comunicazione effettuata «a fini di commercializzazione diretta».
Tale pronuncia si innesta nell’ambito della controversia tra Inteligo Media SA (“Inteligo Media”) e l'Autorità Nazionale Rumena per la Supervisione del Trattamento dei Dati Personali (“ANSPDCP”), in merito a una sanzione amministrativa inflitta alla società per aver trattato dati personali dei propri clienti senza il loro consenso.
Per approfondire leggi l'alert redatto dal nostro counsel Adriano D'Ottavio al seguente link.

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